Tempo a parte, tutto ciò che perdiamo in un terminal viene ritrovato e non sarebbe possibile il contrario. Per il tempo perduto — quello che devolviamo a ritardi, disfunzioni, detenzioni aeroportuali — ci vorrebbe Marcel Proust. Ma per tutto il resto è facile fantasticare romanzi. Valigie, zaini, borse possono uscirci dal campo visivo e dalla mente. Succede, anche se frequenti avvisi ci ammoniscono a non allontanarci dalle nostre pertinenze, rendendole sospette di celare ordigni.